Eccoci alla seconda abilità per la vita: la gestione delle emozioni!
Ma che cosa vuol dire esattamente? Significa innanzitutto saper riconoscere le proprie emozioni e i propri vissuti, essere consapevoli di come le esse influenzino il comportamento, in modo da gestirle in modo appropriato.
Esempio pratico di come acquisire questa consapevolezza:
Per i bimbi più piccoli: dare loro dei disegni con una faccia (la classica faccia rotonda) con occhi e naso, loro dovranno disegnare la bocca a seconda dello stato emotivo indicato (felice, triste, arrabbiato) e poi... tutti davanti allo specchi a fare le facce allegre, oppure tristi, oppure arrabbiate!
Per i più grandi: provate a scrivere una stessa storia, raccontata da più punti di vista emozionale (cioè: una giornata con gli amici quando si è arrabbiati, quando si è felici, quando si è tristi).
Per gli educatori: prendete carta e penna, scrivete tutte le emozioni che vi vengono in mente, sottolineate quelle che provate più frequentemente e accanto scrivete come vi comportate quando provate quello stato d'animo... la consapevolezza vi aiuterà a capire meglio come gestire le relazioni anche a seconda della vostra emozione!).
La consapevolezza delle proprie emozioni è importante in ogni ambito della vita, fondamentale poi in quello educativo. Se non c'è sempre "un occhio che ci guarda dal di fuori", rischiamo di essere trascinati dalle emozioni e non sempre sappiamo dove. La consapevolezza però va bilanciata, secondo me, con la spontaneità, che non deve essere soppressa. Ciao Viviana, proverò a fare l'esercizio sulle emozioni!
RispondiEliminagià, fai bene a sottolineare di non perdere la spontaneità, anche se questo discorso potrebbe portarci a permettere 'attacchi di rabbia' in nome della spontaneità.
RispondiEliminaFammi sapere poi come va l'esercizio... !!