Proseguendo la scuola vista con occhi diversi, oggi la guardiamo con gli occhi di Miriam, studentessa di prima media:
"La scuola per me è un luogo dove imparare e stare insieme con persone che conosco, ma è anche un motivo in più per fare amicizie con persone di altre parti del mondo. La scuola sarà un po' come il nostro futuro perché le cose che abbiamo o che stiamo imparando ci serviranno più avanti per trovare un lavoro. Quando ero in prima e in seconda elementare pensavo che alle medie si facessero meno ore e con gli zaini più leggeri, invece ora che sono in prima media facciamo cinque ore e con zaini ancora più pesanti!".
Ecco, in semplicità altre caratteristiche della scuola: socializzazione (come già sottolineato dall'assessore e dalla prima insegnante) e... studio!
Che carina, speriamo che serva davvero a trovare un lavoro.
RispondiEliminaCi sarebbe un piccolo dettaglio: la bimba non ha altra scelta, i suoi genitori non hanno nemmeno mai considerato altre possibilità alla scuola.
Il suo adattamento docile alla situazione di scolara è commovente, davvero, lo dico senza ironia. Proprio una brava bimba, interpreta certamente le speranze dei suoi bravi genitori.
Anche chi non frequenta la scuola tradizionale può trovarsi nella situazione di 'interpretare' le speranze dei genitori (se vuoi approfondire, dai un'occhiata al falso sè di Winnicott!!). D'altro canto in classe ha trovato le sue migliori amiche (e all'inizio dell'adolescenza un buon gruppo di amici è una risorsa senza prezzo!!), e dubito che cambierebbe questa situazione con l'home schooling: ora cominciano i conflitti più forti con i genitori... meno male che ha le compagne di scuola!!
RispondiEliminaimmagino che le frequenti anche fuori dalla scuola, nella fase dei "gruppi" ci sono gruppi extra scolastici vari.
RispondiEliminaGli studenti homeschooling fanno tipicamente parte di cori, scout, oratori-volontariati ecc.. pare che faccia parte del fenomeno.
Il problema del falso sè (l'ho trovato citato in Alice Miller, che cita winnicott): i genitori che lo inducono ci riescono benissimo anche mandando i figli a scuola.
Due punti:
RispondiElimina1) i gruppi che lei sceglie di frequentare ora dipendono in gran parte da quello che scelgono le sue compagne, cominciano a fare le cose in gruppo;
2) avevo iniziato il post dicendo 'anche' proprio perchè sia la situazione di scuola 'esterna' che di scuola a casa portano (in misura diversa a seconda dei genitori, non a seconda del tipo di scuola) a 'proiettare' sui figli/e qualcosa dei genitori, nel bene e nel male.