La notizia è una di quelle che non si vorrebbero mai sentire: violenza sessuale su una minorenne, nel link i dettagli della brutale esperienza accaduta a Salò (nel bresciano) http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=96268&sez=HOME_INITALIA.
Al di là dell'accaduto e delle mille (amare) riflessioni, una certezza: la necessità di una educazione alla sessualità e di un percorso di presa di coscienza (e conoscenza) del proprio essere 'maschio' o 'femmina'; un approccio alla sessualità che, ripetendo frasi fatte ma estremamente vere, comincia sempre prima addirittura alle medie, all'inizio dell'adolescenza. Che parolona... adolescenza, ma che vuol dire essere adolescenti, eppure tutti noi lo siamo stati ma i ricordi, come sempre, assumono toni più piacevoli e sfumati... e gli adolescenti di oggi? Che punti di riferimento hanno? Famiglia, scuola, gruppo dei pari... Che idea hanno della sessualità? Quella che traggono dai vari giornaletti, quella che si racccontano fra amici, quella che provano a sperimentare in contesti non adeguati...?? Beh, sono perplessa, come psicologa, come donna e come madre: come aiutare un adolescente a trovare la propria identità senza dover passare attraverso esperienze così traumatiche? Come aiutare un 'piccolo cucciolo' a diventare un uomo o una donna, consapevoli di se stessi e degli altri??
Beh, risposte certe non ce ne sono ma possiamo provare a mettere alcune indicazioni nella vita di questi, indicazioni che saranno liberi di seguire o meno, dipenderà da quanto saranno credibili e degni di fiducia gli adulti che le metteranno. Intendo, in maniera concreta:
come genitori è importante far sentire loro che sono davvero amati, sempre, indipendentemente da quello che fanno, il che vuol dire non approvare tutto cià che fanno ma continuare ad essere presenti per loro nonostante quello che combineranno; cercare di avere un buon dialogo, che non vuol dire diventare i loro 'amici del cuore', ma ricordarsi di essere gli adulti che mettono le indicazioni;
come insegnanti: il tempo che si trascorre con loro è davvero molto, quasi ogni giorno per quasi tutto l'anno e, pian piano, si arriva a conoscer certi loro modi di agire e di pensare; è importante allora essere preparati e conoscere il 'nemico', per gestirlo meglio; la sessualità è un aspetto dell'adolescenza che riemerge con forza dopo il periodo di latenza (Freud docet), forza che deve essere incanalata nei posti giusti, forza che deve trovare sfogo in maniera socialmente adeguata e forza che deve essere loro spiegata. Per molti adulti non è facile 'parlare di sesso' con gli adolescenti, e allora perchè non trovare uno spazio dove psicologa e ginecologa (persone che hanno strumenti e conoscenze adeguate) possano interagire con gli adolescenti? Perchè non creare uno spazio per loro per parlare e discutere di certe cose, anziché agirle in maniera così violenta, brutale e incontrollata?
Intanto ho cominciato con qualche risposta, che proseguirà anche in qualche altro post...
Sì ecco una giusta idea...dove attuarla?
RispondiEliminaNella scuola penserei io da profana...ma non
una sessione di lezioni... tutt'altro!
Uno spazio con la contemporanea presenza delle due figure specialistico professionali insieme,
dove i ragazzi possano esplodere tutte le loro domande in cerca di risposta....
e loro come dici.. spesso fanno domande giuste ma imbarazzanti ...e molti genitori si trovano a non saper gestire le richieste o malgrado tutto non sanno come fornirgli le risposte nel modo appropriato...
es: non incoraggiare un maschietto ad essere un cacciatore anche se in modo scherzoso...avrà l'idea che questo sia il comportamento tipico o per la femminuccia esaltarne troppo l'aspetto fisico a scapito
di una bellezza interiore che da sola può se ben impostata tradursi nella bellezza percepita all'esterno...
I ragazzi devono essere loro a sentirsi liberi di fare tutte le domande anche le più delicate e avere risposte in contemporanea delle due figure nello stesso momento può certamente essere veramente una informazione completa... che darebbe loro solo un valido supporto!
eh, sì hai toccato un tasto dolente: non per forza un ragazzo deve essere un macho pieno di ragazze, e non per forza una ragazzina deve vestirsi come una donna per essere notata... tutto ciò ha proprio a che fare con lo sviluppo dell'identità sessuale: diventare passo passo sempre più sicuri di se stessi, accettarsi e viversi sempre più come uomo o come donna!!
RispondiEliminaMi accorgo che sono un pochino prolissa...
RispondiEliminae siccome non sono una espertona...
trovi che dovrei succingere i comenti?
Cioè è maleducazione mettere commenti troppo lunghi?
Ma io ho sempre molto da dire...tagliar corto non ne ho la capacità!! Sono stata una ragazza che con gli amici comunicava con la clessica lettera a penna...non sms o peggio mms!!!
Scherzo!! Però tu che fai blog da un bel pò correggimi, se faccio qualche errore!
se hai tante cose da dire, è normale che ti ci vogliano più righe! A me personalmente piacciono anche icommenti lunghi (ma non ripetitivi!), perchè riproducono i pensieri delle persone mentre hanno letto quel determinato post su quel determinato argomento. Carta e penna? beh, ne sono una nostalgica anch'io... e di tutto il tempo che aspettavo che arrivassero le lettere delle mie amiche da altre città: ogni giorno, dopo la scuola, arrivavo a casa e controllavo con ansia la cassetta dlla posta, sperando fosse piena... per me!!
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