Riguardo la triste vicenda di Facebook e del gruppo contro i Down, condivido con voi le importanti riflessioni fatte dal dott. Marco Nicolussi, Presidente dell'Ordine degli Psicologi del Veneto.
"Facebook è uno dei tanti social network che esistono su internet, ed è un apparato totalmente virtuale che perciò impedisce e minimizza il contatto diretto con le persone e con i problemi reali. E' un luogo nel quale si strutturano idee e fantasie che però non trovano riscontro nella realtà. La persona con la sindrome di Down è, rispetto ad altri tipi di disabilità, la più accettata e la più accettabile, solitamente sono persone calme, mansuete e suscitano simpatia. Perché allora prendersela proprio con un neonato Down? Perché prendersela con soggetti più forti sarebbe una situazione difficile da reggere e da gestire, allora si va contro il ‘diverso’, il ‘disabile’, il più debole’. Penso che ognuno dei ragazzi iscrittisi a questo gruppo, preso singolarmente e messo di fronte a un ragazzo Down, non avrebbe la stessa reazione di rabbia, repulsione e denigrazione, perché in Facebook c’è anche il fattore gruppo dietro al quale molti, soprattutto adolescenti, si nascondono. Nel gruppo tutti i fenomeni si amplificano e si staccano dalla realtà."
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