mercoledì 23 marzo 2011

Il Crocifisso in aula? Sì!

La Corte di Strasburgo si è pronunciata definitivamente a favore sulla presenza del Crocifisso in aula e nei luoghi pubblici.

Riporto le parole del ministro Gelmini, che condivido (soprattutto le parti che ho messo in grossetto):

“Esprimo profonda soddisfazione per la sentenza della Corte di Strasburgo, un pronunciamento nel quale si riconosce la gran parte del popolo italiano. Si tratta di una grande vittoria per la difesa di un simbolo irrinunciabile della storia e dell’identità culturale del nostro Paese. Il Crocifisso sintetizza i valori del Cristianesimo, i principi sui cui poggia la cultura europea e la stessa civiltà occidentale: il rispetto della dignità della persona umana e della sua libertà. E’ un simbolo dunque che non divide ma unisce e la sua presenza, anche nelle aule scolastiche, non rappresenta una minaccia né alla laicità dello Stato, né alla libertà religiosa. Oggi è un giorno importante per l’Europa e le sue istituzioni che finalmente, grazie a questa sentenza, si riavvicinano alle idee e alla sensibilità più profonda dei cittadini”.

E mi pare giusto riportare anche i commenti del Sir, l'agenzia di stampa della Cei: "Si tratta di una sentenza che mette ordine in un quadro, quello dei diritti e delle identita', fondamentale per gli sviluppi dell'Europa, in cui sembrava acquisita una deriva in fin dei conti nichilistica. Il crocifisso, con la sua silenziosa, discreta, ma sincera presenza negli spazi pubblici oggi esprime proprio quella 'sana laicita' ' di cui c'e' in Europa grande bisogno, per far crescere, e fruttificare, la democrazia".

Ed infine eccovi il mio promemoria, il Crocifisso che si trova nella chiesa di San Domenico a Chioggia:




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