martedì 20 marzo 2012

Motivazione... a specchio

In queste settimane mi sto occupando di un progetto della provincia di Venezia, sulla rimotivazione. Mi trovo davanti alunni, a volte intere classi, che vengono definiti 'poco motivati', 'senza voglia di studiare', 'poco attenti in classe', 'non hanno voglia di fare nulla'... ed espressioni simili. Parlando con loro a volte emerge una scelta scolastica sbagliata, dettata a volte dalla mancanza di opportunità (o di frequentare una scuola fuori dal comune di residenza o di scegliere un indirizzo non attivato in zona). Dettata altre volte dalla non consapevolezza della scelta fatta durante l'ultimo anno delle secondaria di I grado, e, spesso, dettata dal non riuscire a immaginarsi 'da grande', non sapere cosa si vuole fare o diventare... Altre volte ancora sono gli insegnanti che vengono visti come 'poco motivati' dagli stessi alunni.
Riflettendo su questo punto mi sono imbattuta in una ricerca alquanto interessante. Patrick, Hisley, Kempler e College (già nel 2000) avevano messo a confronto due classi: in una l'insegnante leggeva un brano con entusiasmo e passione, nell'altro no. Indovinate un po' i risultati... ? Nella prima classe veniva riscontrata una motivazione intrinseca più elevata rispetto alla seconda classe. D'altronde questo mi fa pensare alla teoria dei neuroni a specchio (ovvero: se mi trovo con una persona felice, mi trasmette un po' della sua gioia e i miei neuroni 'rispechiano' le sue espressioni di felicità, idem per la tristezza...): mi trovo un insegnante con voglia di insegnare e mi trasmette il suo entusiasmo. Certo, non è così facile e scontato il risultato, ma provare non costa nulla... E allora forza: un bel respiro, e poi via dentro alla classe con passione ed entusiasmo!

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