martedì 12 aprile 2011

Essere psicologa...

La prima frase che dicono appena sanno che sono una psicologa: “Allora devo stare attento a quello che dico e a come mi muovo!”. E io penso: “Be’, se hai intorno a te oggetti fragili… sì, stai attento a come ti muovi” e poi: “…Se questi oggetti fragili intorno a te sono le persone che ti stanno a cuore, allora sì dovrai stare attento anche a come ci parli”… Lo psicologo è uno ‘specialista delle relazioni’, mi piace pensarlo (e pensarmi) così: una persona che ha scelto di studiare… gli altri (e se stesso prima di tutto!), una persona a disposizione degli altri, una persona che ha la capacità (perché ha le competenze) per vedere le cose in modo diverso, meno superficiale e più profondo. La mia concezione di psicologo assomiglia molto a quella che aveva Socrate del filosofo: una sorta di levatrice (od osterica, per dirla in termini più moderni), cioè colui (…o colei!) che ha la capacità di ‘tirare fuori’ dall’altro qualcosa che ha dentro. Nello specifico Socrate si riferiva al fatto di ‘tirare fuori’ pensieri personali nell’allievo, per quel che mi riguarda si tratta invece di tirare fuori dalle persone dei ‘nodi problematici’, farne prendere coscienza ed affrontarli con gli strumenti che si hanno a disposizione (fra gli strumenti annovero anche le persone, specializzate in qualche settore).




Lo psicologo non inventa nulla di nuovo, ne crea soluzioni, ma aiuta chi ha davanti a trovare la propria strada e il proprio percorso. Personalmente io ho approfondito la parte della psicologia che riguarda l'educazione, la crescita e la scuola, perciò spesso ho davanti studenti, insegnanti e genitori che hanno un disperato bisogno di un salvagente per riuscire a stare a galla in mezzo al momento difficile che stanno attraversando e per riuscire a capire come uscirne. Nel prossimo post voglio affrontare in concreto il lavoro dello psicologo, così vedo se riesco a sfatare qualche mito non veritiero…

2 commenti:

  1. Un lavoro complicato il tuo e molto delicato!
    A volte mal capito da chi crede che sia, la figura di chi lo esercita il trovatore e solutore dei mali d'essere!
    Mentre come giustamente precisi tu chi ne esercita può aiutare a trovare il percorso interno per raccordare corpo e mente nel ritrovare il nesso armonico che permette di affrontarli i mali senza ferirsi o perlomeno imparando a gestire i nodi del vivere insegnandoci a riconoscerli e scioglierli!!!
    Complimenti a te che ancora lo senti come una passione e sono certa lo eserciti con alta cognizione!!!
    Un salutone a te amica ...carezzina al tuo ometto!!!

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  2. Ciao Aruna! Grazie per la tue belle e importanti parole... io ho solo da aggiungere che adoro questo mio lavoro, che mi piace davvero molto, e che mi rende molto felice. Tu come te la stai passando?

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