Leggere: che esperienza meravigliosa!
La narrazione: uno strumento provilegiato per raccontare ma soprattutto per raccontarsi.
In questi giorno, fra i vari progetti che sto seguendo, ce n'è uno che riguarda l'orientamento alla scelta della scuola secondaria di II grado. Alla fine dei vari incontri mi piace utilizzare parte del tempo per una sorta di laboratorio di scrittura creativa, chiedendo ai ragazzi di raccontarsi come si vedono fra qualche anno, quando saranno al lavoro.
Gli aspetti che emergono sono sempre importanti e ricchi di spunti di riflessione: a volte i racconti sono estremamente realisti, a volte un po' esagerati, ma tutti rispecchiano il loro Io.
Perchè la narrazione non è semplicemente un elenco di eventi, ma una interpretazione degli eventi e del loro significato nella nostra vita. Ecco perchè la narrazione autobiografica viene utilizzata anche come metodo di cura psicologica.
Bruner (ma anche altri) infatti utilizza questo metodo perchè lo ritiene uno strumento utile all'indagine del sé, in quanto ciascun individuo, nel momento in cui si racconta, attribuisce un significato alle proprie esperienze all'interno di un lavoro di riorganizzazione e scoperta di sé. In tal senso la narrazione autobiografica diventa uno strumento per far emergere la dinamica del processo di costruzione identitaria.
Il mio consiglio? Agli educatori: di utilizzare la narrazione (passata o futura) come spunto di discussione e di confronto con i propri ragazzi!
Brava Viviana, non riesco a leggerti sempre, ma trovo utile anche come genitore quello che stai facendo con questo blog.
RispondiEliminaBeniamino