giovedì 18 marzo 2010

I 5 linguaggi dell'amore

Beh, dopo il percorso che ci ha condotto all'intelligenza emotiva, perchè non vederla in azione sul campo? E perchè non partire proprio dall'amore? Gary Chapman e Ross Campbell, il primo esperto di vita familiare e matrimoniale - il secondo psichiatra infantile, hanno ben pensato di aiutarci indicando "I 5 linguaggi dell'amore dei bambini", analizzando e catalogando le diverse modalità utilizzate dai bambini per esprimere il proprio affetto. Senza addentrarmi troppo nei dettagli (per chi volesse saperne di più, è un libro alla portata di tutti, non troppo complicato nel linguaggio o nell'esposizione), vorrei elencarvi qui sotto i modi con i quali i bambini esprimono il proprio affetto:

1) momenti speciali (esempio: il bambino si sente amato quando trascorrete del tempo con lui, giocando, leggendo un libro, facendo una passeggiata...);
2) parole di incoraggiamento (esempio: il bambino si sente amato quando gli viene dimostrato verbalmente dell'affetto, con parole dolci e affettuose);
3) doni (esempio: il bambino si sente amato quando riceve dei regali);
4) gesti di servizio (esempio: il bambino si sente amato quando qualcuno lo aiuta a vestirsi, gli prepara la merenda...);
5) contatto fisico (esempio: il bambino si sente amato quando viene abbracciato, baciato, accarezzato).

Due precisazioni: ogni bambino può avere più modalità preferenziali di esprimere e vivere l'affetto; nel tempo le modalità possono cambiare.
A CHE MI SERVE SAPERE TUTTO QUESTO??
Se la vostra intelligenza emotiva non vi ha dato ancora una risposta, allora ci penso io: come genitori vi serve per 'ricaricare emotivamente' vostro figlio... Se voi pensate che basti comprare un regalo al vostro bimbo perchè lui si senta amato, dovete prima chiedervi se questa sia la sua modalità di amare... e se lui preferisse un bell'abbraccio? o una passeggiata insieme... Insomma, si tratta di 'sintonizzarvi' sulle sue frequenze del cuore!!
Come insegnanti, è sicuramente molto utile capire la modalità del bimbo 'demotivato', quello che (sembra) non vuole fare niente: magari gli basterà qualche parola di incoraggiamento per vederlo 'rimotivarsi', o basterà spostarlo di banco vicino alla cattedra (cioè vicino alla maestra) perchè si senta 'amato' e più sicuro e tranquillo per stare attento e concentrarsi...
L'utilità di conoscere questi linguaggi è molteplice, al prossimo post per un programma dettagliato del corso al riguardo!

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