lunedì 4 aprile 2016

Sane letture

E così la psicologa canadese Gilda Katz ha coniato il termine "biblioterapia" per indicare un "uso guidato della lettura per ottenere un presunto risultato terapeutico".
Non si tratta di sostituire la psicologa con la bibliotecaria, ma di affiancare a sedute con una specialista delle buone e, è davvero il caso di dirlo, SANE letture.
D'altronde leggere ci trasporta in un altro mondo, su un altro livello, che ha a che fare sì con il lato cognitivo ma anche emotivo, fantasioso e, per certi versi, irrazionale.
Vivere le avventure di un eroe ci può far intravvedere che esiste una soluzione per dei problemi che stiamo vivendo ora; superare piccoli e grandi ostacoli (amori che finiscono, malattie...) vissuti da altri (non tralasciamo oltre ai romanzi inventati, anche le autobiografie e le "storie vere"), ci può infondere coraggio e sicurezza, magari quel pizzico di tranquillità che ci permette di affrontare al meglio la nostra realtà.
Di fatto, però, per ogni buona lettura ci vuole un buon suggerimento... non improvvisatevi "biblioterapeuti" ma fatevi ben consigliare e accompagnare.
...Buona lettura!


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