martedì 24 marzo 2015

Cosa si butta e cosa si (ot)tiene


Fino a qualche decennio fa le cose rotte si aggiustavano, si sistemavano, si riutilizzavano in altra maniera (penso ad esempio ai vestiti, continuamente rattoppati e sistemati, fino a che tutti i cugini non ne avevano usufruito).

Fino a qualche anno fa le cose rotte si buttavano e se ne compravano di nuove (penso ad esempio ai cellulari…).

In questi anni siamo arrivati al punto di buttare e comprare qualcosa di nuovo anche se non è totalmente rotto (e qui penso nuovamente ai cellulari: non importa se il modello che ho funziona e risponde alle mie esigenze, perché è uscito il modello nuovo e lo devo assolutamente avere!).

Traslando il discorso del volere tutto e subito: non aspetto più di essere in necessità di comprare qualcosa di nuovo, ma lo compro perché ne ho voglia e perché me lo posso permettere (per i più piccoli: lo compro perché la mamma e il papà me lo permettono).

Ecco, tutto qua, semplici riflessioni in libertà….

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