mercoledì 1 maggio 2013

Narrarsi.....


Ho sempre adorato leggere e sempre adorato scrivere (diario segreto, lettere, cartoline...) e ora sto riscoprendo la potenzialità della narrazione sia nella costruzione di sé, sia nella comprensione di sé, dell'altro e del contesto che ci circonda.

Riporto una citazione, di Manguel (“Una historia de la lectura”, 1998):

"I lettori di libri [...] coltivano una facoltà che è comune a tutti noi. Leggere lettere su una pagina è solo una delle sue molteplici forme [...]; l'architetto giapponese che legge il terreno dove si costruirà una casa per proteggerla dalle forze del male; il padre che legge il viso del bambino cercando segni di gioia, paura o sorpresa; il pescatore hawaiano che, immergendo una mano nell'acqua, legge le correnti marine; […] tutti loro condividono con i lettori di libri l'abilità di decifrare e tradurre i segni”.



Narrarsi, raccontarsi è una fase importante per ripensare a se stessi, per creare un'immagine unitaria e coerente di sé. Per dare un significato alle proprie scelte, ai propri comportamenti e alle proprie emozioni e anche al proprio passato. Quando raccontiamo o ripensiamo a qualcosa che ci è successo in passato, da un lato è come se lo rivivessimo, dall'altro – inconsciamente e involontariamente – lo 'ricostruiamo', aggiungendo o tralasciando dettagli, ma essendo assolutamente convinti che sia successo esattamente e precisamente come lo stiamo ricordando. Facciamo tutto ciò “in nome” dell'immagine che abbiamo (o vogliamo dare) di noi stessi, e così siamo 'costretti' a (ri)pensare a noi stessi, a darci un significato e un senso.

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